Critici del Design – ŠKODA Octavia 2013 La nuova Octavia segna un passo di svolta rispetto al passato.
Il design è stato completamente rivisto con l’obiettivo di creare un nuovo DNA istituzionale di brand, grazie al team design ŠKODA guidato da Jozef Kaba. Potrete notare che ogni tratto, ogni gioco di luce segue una sua determinata logica; nulla è lasciato al caso.
Frontale: A prima vista spicca la nuova calandra, che sarà il tema portante delle future ŠKODA, con un disegno inedito e una cornice cromata di dimensioni minime rispetto al passato. Al centro capeggia un piccolo “becco” (A), con il nuovo logo di brand monocromatico, che sale fino all’estremità superiore del cofano motore, rendendo l’insieme veramente dinamico. I particolari estetici del cofano motore vanno ricercati sulla fiancata, poiché il taglio (B) è armonizzato lungo il parafango; tale è una soluzione inedita e innovativa. Il fascione paracolpi si presenta con un design pulito e lineare, leggermente smussato verso l’interno in corrispondenza dei proiettori; gli stessi seguono l’andamento suddetto che continua “virtualmente” sulla fiancata, mimetizzando in questo modo l’accoppiamento tra fascione e parafango (C), magagna e grattacapo di ogni designer. Sotto l’area targa possiamo notare l’equilibrata “bocca” di raffreddamento a nido d’ape, racchiusa tra i proiettori fendinebbia; anche in questo caso i tratti sono portati a termine con un “effetto gestaltistico” al bordo superiore dei proiettori (D). L’elemento stilistico “black” viene ripreso con molta eleganza da diversi componenti della vista frontale: ne sono esempi la mascherina, la bocca inferiore e la parabola dei proiettori. Quest’abbinata tra chiaro e scuro enfatizza l’eleganza stilistica del nuovo progetto ceco.
Laterale: Il corpo vettura, nella vista laterale, presenta un’importanza di classe superiore, grazie all’incremento delle dimensioni (+90mm) rispetto alla serie precedente. Tale visuale si abbina ad una linea di cintura “lineare” e ad un ridotto sbalzo anteriore. Il cofano motore, come accennato nell’analisi frontale, si armonizza dolcemente lungo la fiancata, creando di fatto due tratti distinti: quello più basso (E) e marcato segue tutto il lato, terminando sullo spigolo del gruppo ottico; invece quello superiore (F) sale, creando gli archi del padiglione e si chiude con la coda.
La linea di cintura è retta, pressoché orizzontale, ma presenta una grossa novità: trattasi della “pinna” (G), posta all’estremità del finestrino posteriore e, di fatto, all’estremità del “gruppo porte”. Tale elemento stilistico enfatizza la silhouette da coupé, ricordando il design di fine Anni ’60, riscontrabile su icone storiche (ne è un esempio, la splendida Lamborghini Miura). Completando l’analisi, notiamo gli eleganti montanti neri, che confermano lo stile black riscontrato frontalmente; anche questo dettaglio rende dinamico il corpo vettura. Le maniglie porta sono allineate alla produzione attuale del Gruppo VW e si presentano in tinta carrozzeria, con una leggera inclinazione verso la parte posteriore. I passaruota sono importanti, discretamente “muscolosi”, con una dolce svasatura verticale in prossimità delle ruote.
Un nuovo tratto doppio (H) è presente nella parte inferiore della carrozzeria; nasce con un piccolo accenno già dal fascione anteriore, percorre il gruppo porte e termina sul fascione di coda, dove si trasforma in catadiottro.
E’ infine da evidenziare la cura per i dettagli del gruppo designer ŠKODA: ciò è riscontrabile, in particolare, nella fessura inferiore delle porte dalla quale nasce una netta “C rovesciata” (I), che armonizza completamente il disallineamento fisico delle superfici coinvolte.
Posteriore: A uno sguardo distratto la vista posteriore potrebbe deludere le attese fornite dal resto della vettura. Tuttavia, dopo qualche secondo, le emozioni traspaiono, a partire dagli equilibri del terzo volume: infatti, il cofano bagagli è raccordato perfettamente all’estremo superiore del fascione paracolpi (L) e racchiude a sé gli eleganti gruppi ottici dal design inconfutabilmente ŠKODA, in una sorta di grande elisse. Tali elementi hanno un’estensione verticale e ricordano vagamente le produzioni Audi del passato, ma con un disegno a “C”. Al centro del cofano campeggia il nuovo logo ŠKODA monocromatico. La vera novità del Brand, introdotto già con Rapid, è sicuramente il particolare design dei componenti triangolari (M) che raccordano i fanali al vano targa; si tratta di un gioco di luci che rende “prezioso” questo spazio, richiamando in qualche modo le superfici di prestigiose pietre naturali.
Il fascione paracolpi si presenta con un design estremamente pulito, sul quale trovano posto gli eleganti catadiottri, discussi nella vista laterale. A completamento del corpo vettura, all’estremo basso è presente un particolare elemento che funge da griglia con due finti tubi di scarico dal disegno minimalista, i quali hanno anche la funzione di occultare la vera “marmitta”.
Willy Marconi